RODRIGO POSSEBON

Centrocampista
Nato a Sapucaia do Sul (Brasile) il 13 febbraio 1989
Esordio in Premier League: 17 agosto 2008, Manchester United-Newcastle 1-1

2006-07 INTER. P.ALEGRE A
2007-08 INTER. P.ALEGRE A
34 Gen.2008 MANCHESTER U. A 0 0
34 2008-09 MANCHESTER U. A

(legenda)

Due indizi fanno una prova. Anche lunedì sera a Portsmouth, Alex Ferguson ha tirato fuori un ragazzino per riassestare il centrocampo del Manchester United prima di andare in affanno. In assenza di due esperti incontristi come Hargreaves e Carrick, sir Alex si è portato in panchina Rodrigo Possebon. E anche stavolta lo ha mandato in campo nel finale per difendere il vantaggio di 1- 0. Lui è entrato al posto del connazionale Anderson (che ha soltanto un anno più di lui, ma tutt’altra esperienza e tutte’altre credenziali) si è messo in mezzo al campo e un quarto d’ora ha recuperato una dozzina di palloni importanti, riproponendoli con pulizia e precisione, E i campioni d’Europa non hanno più rischiato. Lo stesso aveva fatto nel finale del match d’esordio contro il Newcastle.

A Porto Alegre lo chiamavano semplicemente Rodrigo quando giocava nelle giovanili dell’Internacional, accanto al suo amico e coetaneo Pato. E ne era il degnissimo complemento, perché Rodrigo ha tutto quello che non ha il “Papero” milanista. E’ alto 1,88, flessuoso ed elegante, ma sufficientemente rapido per svolgere il ruolo del rubapalloni con le sue lunghissime gambe. Il Manchester United lo ha acquistato nel gennaio scorso sborsando 3,5 milioni di euro. Non poco per uno sconosciuto proveniente dal settore giovanile. E lui in otto mesi è già arrivato a giocare in prima squadra con i campioni d’Europa.

Rodrigo Possebon è arrivato in Europa già provvisto del passaporto italiano, come denuncia chiaramente il suo cognome di origini venete, per quanto possa essere stato storpiato nelle translitterazione dell’anagrafe brasiliana. E il fatto lascia aperta la possibilità che il giocatore possa scegliere la nazionalità italiana anche dal punto di vista sportivo. Perché Rodrigo è sempre stato ignorato dai selezionatori delle nazionali giovanili brasiliane, nonostante giocasse accanto a una stella come Pato. Forse si potrebbe provare a chiedergli se gli andrebbe l’idea di giocare per l’Italia. E’ nato nel 1989, la leva che il prossimo giugno in Egitto si misurerà nel Mondiale Under 20. L’Italia si è già qualificata grazie al secondo posto nell’Europeo conquistato nel luglio scorso. Un giocatore come lui potrebbe far molto comodo al ct Francesco Rocca per completare una squadra che può già allineare campioncini come Paloschi, Okaka, Forestieri, Poli, Darmian, Balotelli. Senza dimenticare che il 1989 è il limite d’età delle prossime Olimpiadi del 2012, dove si spera di fare una figura migliore rispetto a Pechino. Sono argomenti che potrebbero allettare un giovane professionista alla conquista dell’Europa. Salvo che in Brasile si accorigano di lui proprio ora che è andato via. Talvolta succede.

(Tuttosport, pezzo non firmato | 27 agosto 2008)



La scheda (manutd.com)